
di Francesco Mignano
Con la sua superficie inferiore a due kmq, Ventotene è una delle più piccole isole regolarmente abitate del Mediterraneo. Qui i residenti effettivi tutto l’anno sono meno di trecento e la presenza di automobili appare quasi superflua o, comunque, ne è impensabile un utilizzo ludico.
La scommessa del sottoscritto, di Paolo Di Tucci, Antonio Montella, Lello e Giancarlo Buonomo – gruppo di lavoro del Coordinamento di Gaeta e Formia – assieme a Daniele Coraggio, cinquecentista promoter turistico della piccola isola tirrenica, è stata portare le 500 in un luogo così insolito che mai aveva visto un raduno di automobili.
A ciò si è unito il desiderio di far conoscere ai soci del Fiat 500 Club Italia un’isola che, a dispetto della sua esigua superficie, ha una grande ricchezza da offrire: un ambiente e un mare incantevoli, una campagna fertile che regala tesori agroalimentari inaspettati, un ruolo sociale e storico di rilevante importanza, notevoli testimonianze di antiche civiltà, un’eccellente ricettività turistica e un generoso senso di ospitalità.
Così è nato “500 Evasioni”, il raduno di Ventotene svoltosi tra il 2 e il 4 maggio 2025 e che ha mantenuto la promessa insita nel suo titolo che ne sintetizzava il programma. Se è vero, infatti, che l’Isola di Ventotene fa della sola parola “evaso” un sintetico ed efficace slogan di promozione turistica, traendo riferimento dal desiderio di “evasione” – inteso nella più comune accezione linguistica – che qui nutrivano i carcerati della prigione nel vicino isolotto di Santo Stefano o i confinati politici, il raduno è stato invece proprio una splendida occasione di evasione dal quotidiano, dalla vita di città, dagli impegni e dai pensieri che possono ingombrare la mente. Permettendo di scoprire e di godere la “vita lenta”, ma al tempo stesso intensa di sensazioni, di questa piccola isola.
Su questa terra di origini vulcaniche adagiata in mezzo al mare su cui sono approdati dopo due ore di navigazione in traghetto, i cinquecentisti hanno trascorso due giorni decisamente diversi dall’ordinario: tra gite in barca, bagni in mare, visite storico-archeologiche dedicate in particolare alle Cisterne romane e ai resti della Villa romana di Giulia, degustazioni di prodotti tipici come le famose lenticchie di Ventotene, le frittate di asparagi, le fave e una cucina a base di pesce fresco.
I soci provenienti dai Coordinamenti di Palermo, Serrastretta, Bari, Campobasso, Napoli, Gaeta-Formia, Frosinone, Roma, Roma Sud, Litorale Romano, Grosseto, Follonica hanno potuto godere di un’atmosfera rilassata e allegra, tanto da sembrare studenti liceali in gita scolastica, culminata il sabato sera con un dopocena animato dalla musica del dj Max Guadalaxara presso il Gabbiano Music Cafe.
Non sono, però, mancati momenti di riflessione come la visita alla tomba di Altiero Spinelli, il confinato politico antifascista che qui nel 1941 scrisse il celebre “Manifesto di Ventotene”, primo concreto progetto di Unione Europea che fa di questa piccola isola un punto di riferimento storico per l’intero continente.
E nonostante la piccola estensione, il sabato pomeriggio è stato dedicato a un divertente giro dell’isola con le 500 che ha letteralmente animato Ventotene: residente e turisti, dopo aver ammirato le bicilindriche in esposizione in piazza davanti al Municipio, le hanno viste sfilare festose in parata lungo le strette stradine del paese per poi inoltrarsi nella campagna che occupa gran parte della stessa isola. Girando la quale i cinquecentisti han potuto scoprire, tra la macchia mediterranea, i tanti ordinati appezzamenti agricoli a conduzione familiare dove si coltivano le celebri lenticchie locali.
Alla riuscita di questo evento hanno contribuito il Comune di Ventotene, l’Associazione VentoteneMia, l’agenzia “I Viaggi di Kilroy”, la compagnia di navigazione Laziomar, il Comando Tenenza della Guardia di Finanza e il Comando Stazione Carabinieri dell’isola, la Capitaneria di Porto di Formia e alcune realtà imprenditoriali dell’isola e della città di Gaeta.