di Ernesto Lellaย
Sabato 8 febbraio abbiamo iniziato un nuovo anno di eventi in Campania portando le nostre 500โฆ a scuola ๐. La โGiornata dei Calzini Spaiatiโ a Napoli รจ diventata, ancora una volta, โCinquini Spaiatiโ. Per il quarto anno, noi dei Coordinamenti di Napoli abbiamo prolungato questa bella iniziativa, che si svolge nelle scuole il primo venerdรฌ di febbraio ed รจ incentrata sulle tematiche dellโinclusione, della sensibilizzazione verso lโautismo, le diversitร e le disabilitร , con il nostro โraduno non radunoโ, all’insegna dell’unione che rispetta tutte le individualitร , ma alla fine permette di fare grandi cose.
Abbiamo contattato il preside dellโICS A. De Curtis di Casavatore (NA), giร conosciuto in precedenza e possessore di una splendida 500 L di famiglia (prima proprietaria la simpaticissima mamma, che ha tenuto a puntualizzare di averla utilizzata per un viaggio fino a Venezia!), che non solo ha sposato subito la nostra idea di portare le 500 nel cortile della scuola per una bella festa con i bambini, ma ha coinvolto tutto l’istituto in un progetto per unirvi i vari lavori della Giornata dei Calzini Spaiati. Sono stati inoltre coinvolti lโassociazione sportiva VBF Casavatore Basket Free che gestisce la palestra (che ha creato lโallestimento per accogliere gli intervenuti) e lโOratorio La Fiammella, che ha portato alla manifestazione i ragazzi diversamente abili.
Al nostro arrivo venerdรฌ per collocare gli striscioni e la postazione abbiamo trovato, insieme ai lavori dei ragazzi della scuola sui Calzini Spaiati, gadget, calendari, adesivi e caramelle con immagini della 500 e addirittura la bozza di un murale con una 500 rossa che sarebbe stato completato durante la giornata da alcune maestre ed alunni, mentre altri proiettavano allโinterno della palestra una presentazione della storia della 500 (definita auto inclusiva per tutte le sue caratteristiche di unicitร e simpatia). Neppure il maltempo ha fermato le indomite pittrici che, non appena la pioggia accennava a diminuire, ritiravano fuori colori e pennelli per portare a compimento la loro opera, che rimarrร per tanto tempo sul muro della scuola a testimonianza del nostro passaggio e della bella giornata. Apprezzatissimi i nostri gadget, palloncini, matite, adesivi, brochure e calamite del Club che abbiamo distribuito al tavolo e a cui abbiamo aggiunto tante caramelle in un cestino in cui i bambini potevano โaffondareโ le mani. Ancora una volta siamo stati spettatori di quanta meraviglia possano suscitare le nostre โscatoletteโ nei piรน piccoli, che le considerano un poโ โauto da cartoni animatiโ in carne e ossa, pardon… in plastica e lamiera. Salire a bordo, suonare i clacson, uscire dal tettuccio per fare foto: รจ stato un susseguirsi di grandissime emozioni. Con una semplice chiamata, sono intervenuti 25 auto, molti soci accompagnati dalle consorti, alcune auto da Caserta con il referente regionale Domenico Filippella, chiaramente i fiduciari di Napoli Antonello Martina e Francesco Puzone, artefici con me di questa giornata. Abbiamo goduto del piacere di rivedersi ed incontrarsi anche in contesti diversi dal normale raduno e con la gioia negli occhi dei bambini che ripaga degli sforzi, anche del โsacrificioโ di far bagnare da una pioggia insistente e fastidiosa le nostre piccole a cui tanto teniamo.
Tantissime le persone che hanno partecipato alla manifestazione grazie anche allโamore a allโimpegno del personale scolastico e delle associazioni coinvolte. Siamo tornati a casa con una nuova splendida esperienza e con la consapevolezza che con la collaborazione fra entitร diverse si possono fare grandi cose, che la nostra รจ veramente una passione trasversale e che quellโidea illuminata del fondatore del Club di preservare lโimmagine e il ricordo delle nostre vetture portandole โal mondoโ รจ veramente geniale, perchรฉ dimostra che siamo quanto mai attuali. Siamo tornati a casa con il bagagliaio carico del piacere di aver portato un messaggio di gioia, ripagato in maniera enorme dai sorrisi dei bambini, dai ringraziamenti delle mamme e dei papร che potevano finalmente raccontare โdal vivoโ le memorie di famiglia (โฆ questa era la macchina della nonnaโฆ io andavo a scuola accompagnato da un macchina cosรฌโฆ quando andavamo in vacanza avevamo la macchina piena di valigie sul tettoโฆ). Perchรฉ, ogni volta che ci muoviamo ed incontriamo le persone, suscitiamo bei ricordi dโinfanzia, racconti di viaggi epici, di riparazioni โa fil di ferroโ giusto per non rimaner per strada: ciascuno, insomma, ha un aneddoto legato ai cinquini. E anche se qualche batteria ha fatto i capricci (la mia ed altre due: sarร stata lโinfluenza?), anche sotto la pioggia, cโรจ lโamico che ti dร una spintarella e il celestiale borbottio ti annuncia che, anche stavolta, si torna a casa.