Le 500 sulle montagne reggine

10° Raduno Mannoli, Santo Stefano in Aspromonte e Gambarie
10° Raduno Mannoli, Santo Stefano in Aspromonte e Gambarie

di Kerin Polimeni  
Un raduno che è ormai una tradizione consolidata, un evento che riempie di gioia e colori le vie di Mannoli, Santo Stefano in Aspromonte e Gambarie: così il 10 agosto si è celebrato il 10° Raduno della 500, una festa che unisce passione, motori e comunità.
Dalle prime ore del mattino, le iconiche Fiat 500, restaurate con cura e guidate con orgoglio, hanno sfilato per le vie di Mannoli, Santo Stefano e Gambarie, tra applausi e sorrisi che hanno attirato l’attenzione di residenti e visitatori. Le auto si sono parcheggiate in piazza a Gambarie, rimanendo fino a tardo pomeriggio e trasformando l’area in una galleria a cielo aperto, dove sono stati scattati milioni di foto.
I partecipanti sono arrivati da ogni parte d’Italia e oltre: dalla Sicilia, dalla Lombardia con Cremona, dall’Emilia Romagna fino alla Svizzera, rendendo questo raduno un vero e proprio appuntamento internazionale per gli appassionati della 500.
«Festeggiare dieci anni di questa avventura è un’emozione indescrivibile – racconta il fiduciario Enzo PolimeniIl raduno nasce dalla passione per la 500 e dall’amore per il nostro territorio, e vedere così tanta gente coinvolta ci dà la conferma che abbiamo creato qualcosa di prezioso».
Il sindaco Francesco Malara ha voluto guardare avanti con entusiasmo: «Il Raduno della 500 rappresenta molto più di una semplice festa. È un’opportunità per valorizzare e far conoscere le bellezze autentiche del nostro territorio. Stiamo lavorando per trasformarlo in un doppio appuntamento annuale, con un’edizione estiva e una autunnale, quando l’Aspromonte si veste di colori unici. Vogliamo così invitare tutti a vivere le nostre montagne in ogni stagione, con lo stesso calore e la stessa accoglienza che oggi abbiamo respirato».
Un momento di grande significato è stato anche quello del riconoscimento consegnato dal Comitato Donne in Movimento, con Rosy Morabito che ha voluto sottolineare: «Questa targa è un omaggio a chi ha saputo trasformare una passione personale in una festa che appartiene a tutta la comunità. Siamo orgogliose di sostenere una manifestazione che mette in luce la vitalità e lo spirito del nostro paese».
Per la Pro Mannoli 2.0, Rocco D’Agostino ha ricordato le origini del raduno e il valore della tradizione: «Dieci anni fa questa era solo un’idea, oggi è diventata una tradizione che unisce passione, amicizia e motori. In dieci anni abbiamo visto centinaia di 500 sfilare per le nostre strade, portando colore e allegria».
Presente con grande emozione anche Sebastiano Morabito, membro attivo della Pro Mannoli 2.0 e presenza costante in tutte le dieci edizioni: «Dopo dieci anni, questo raduno è diventato molto più di una semplice manifestazione: è una famiglia che cresce e si rafforza con il tempo. Ogni edizione è un’occasione per ritrovarsi, condividere sorrisi e celebrare le nostre radici. Sono orgoglioso di aver contribuito a costruire questa tradizione e sono determinato a continuare a impegnarmi per farla diventare sempre più bella, anno dopo anno».
Un contributo importante è arrivato anche dall’Aido Regionale Calabria rappresentato da Francesca Pintomalli, che ha portato i saluti del presidente regionale Nicola Pavone e trasmesso un messaggio di vita e speranza: «Siamo qui per ricordare e rinnovare quanto sia importante donare, un semplice “SI” per ridare la speranza , un Semplice SÌ PER RIDARE LA VITA. Il dono è come queste auto: piccolo nelle dimensioni, ma capace di fare tanta strada e lasciare un segno indelebile».
La giornata si è conclusa con il tradizionale taglio della torta, un momento intimo e simbolico, seguito da selfie, applausi e il caldo abbraccio di una comunità che, grazie a questa manifestazione, si sente sempre più unita. Perché la 500, qui in Aspromonte, non è solo un’automobile: è un simbolo di identità e famiglia.