Il Fiat 500 Club Italia conferma anche quest’anno la sua presenza ad Auto Moto d’Epoca a Bologna e lo fa con un ampio stand dedicato alla 500 F, che festeggia il suo sessantesimo compleanno. Le vetture in esposizione appartengono ai soci Roberto dall’Asta, Vincenzo Palombi, Roberto Pini e Massimo Zucchelli.
Chi verrà allo stand troverà ad accoglierlo una preparatissima squadra guidata dal vicepresidente Alessandro Vinotti e dalla referente per la regione Emilia Romagna Federica Gabba. Dai consigli per un corretto restauro ai problemi assicurativi, sarà possibile approfondire numerose tematiche relative all’acquisto, alla manutenzione e alla cura delle storiche bicilindriche, nonché scoprire i vantaggi derivanti dall’iscrizione a quello che è il più grande sodalizio di modello al mondo, “casa madre” della mitica utilitaria.
E per saperne ancora di più, sabato 25 ottobre alle ore 11, si terrà la presentazione del libro “Quando c’era la 500” (500 Club Italia Edizioni), scritto da Giovanni Orsini e Alessandro Dragone, entrambi soci e attivi anche sul Forum del Club. Giovanni per la parte storica e di analisi dei media dell’epoca ed Alessandro per la parte tecnica, hanno realizzato una sorta di “diario” della 500 dalle fasi della progettazione sino al termine della produzione. Una cavalcata anno per anno, mese per mese, talvolta giorno per giorno, sfogliando i giornali e visionando i filmati, immaginando talvolta, con grande capacità narrativa, dubbi, emozioni, entusiasmi e perplessità delle persone che resero possibile la realizzazione e la commercializzazione della vettura. Si parla dell’ing. Dante Giacosa, naturalmente, ma anche dell’avvocato Gianni Agnelli e del professor Vittorio Valletta, che fu presidente Fiat negli anni cruciali per la nostra amata utilitaria. Un tipo tosto (anzi, “gram”, per dirla alla piemontese) e di grande levatura, capace di circondarsi di ottimi collaboratori. Come il giornalista Gino Pestelli, direttore del Servizio Stampa, e l’infaticabile Mariuccia Rubiolo: non una “semplice” segretaria, ma un autentico braccio destro, in un momento in cui le donne non avevano ancora conquistato determinati ruoli. Poi Carlo Abarth, l’acuminato scorpione meranese, alleato e concorrente al tempo stesso con i suoi cinquini debitamente potenziati. Accurato come un manuale e coinvolgente come un romanzo, “Quando c’era la 500” è un libro che non può mancare sugli scaffali degli appassionati.
Il volume sarà a disposizione nello stand, insieme ad abbigliamento e gadget targati 500 Club Italia, irrinunciabili per chi vuole sentirsi anche con il look parte della grande famiglia dei cinquecentisti. Non mancano i riferimenti al Museo della 500 “Dante Giacosa” di Garlenda, fiore all’occhiello del sodalizio, che è visitabile tutto l’anno tutti i giorni (festivi esclusi) e che propone ricambi, oggettistica, libri, riviste, cataloghi, modellini, opere d’arte, filmati e naturalmente varie 500, compresi esemplari rari e particolari.