
di Ernesto Lella
Cosa si fa a Napoli durante la settimana, quando non ci sono raduni? Si sta in famiglia… o meglio, in Casa Famiglia.
Tutto nasce dalla cerimonia di chiusura dell’anno sportivo della “Volley Flegrea Academy”, palestra di pallavolo dove il nostro vulcanico fotografo Peppe è maestro dei giovani. Un giorno mi chiama dicendomi: «Ernè, alla chiusura dell’anno i ragazzi faranno “il lancio dei peluches” per i maestri, ma che ce ne facciamo di tutti questi pupazzi?». Li portiamo ai bambini di due case famiglia (perché i peluches sono veramente tanti)! La prima è “Figli in Famiglia”, mirabilmente condotta dalla instancabile Carmela Manco, che ha un campo estivo di oltre 50 bambini, giochi, sport, palestra, teatro, mensa… insomma, un caleidoscopio di attività tutte basate sulla provvidenza. Quando ci siamo incontrati per organizzare la consegna mi ha detto: «Vedi? Mica tu eri previsto? Stavo pensando a come organizzare una bella giornata per l’inaugurazione del campo estivo e siete arrivati voi… resterete a pranzo con i ragazzi e poi facciamo la consegna dei peluche qui in teatro, però qualche foto con le 500 le dobbiamo fare…». Detto fatto! Purtroppo solo un piccolo spazio con 8 auto “incastrate” solo per far fare le foto ai ragazzi, agli operatori, all’infaticabile Annamaria, che è tornata ragazza anche lei facendosi fotografare in quella che è stata la sua prima macchina. Per la consegna dei pelouche da parte di alcuni dei ragazzi della palestra abbiamo organizzato un “Tombola al contrario”, assegnando un numero ad ogni ragazzo e chi era estratto ritirava il peluche. Avevamo preparato l’incontro con le 500 con i nostri album da colorare che i ragazzi avevano utilizzato il giorno prima per allestire una sorta di “mini mostra” sui colori della 500 e i luoghi della nostra città. Non ci sono parole per descrivere la gioia, nostra in primis che sperimantiamo ogni volta che le nostre piccole ci consentono di regalare sorrisi e in questa occasione sono stati tanti (le foto parlano da sole). Come per magia, abbiamo messo un po’ in pratica la splendida massima di S. Gaetano da Thiene che campaggia su una parete della casa: “Bisogna sfidare la Provvidenza per essere schiacciati dall’abbondanza”. E l’abbondanza è stata tanta, quasi come se i pupazzi si fossero “moltiplicati”, tanto per rimanere in linguaggio biblico… Ed allora, altra giornata e altra casa famiglia, anzi due in una, nel senso di due centri nello stesso istituto, “Comunità Tommaso Maria Iavarone e Comunità Madre Nazarena Maione” a Casavatore (NA), dove ci accoglie la serafica Suor Vincy con i “suoi” bambini e soprattutto le sue consorelle, di cui la più giovane “in spirito” si fionda immediatamente nella Bianchina per farsi fotografare al volante. Qui i sorrisi dei bambini (e anche i nostri) dicono tutto, anche perché, il cortile è abbastanza grande e ci consente di mettere in moto i cinquini e farli scorazzare con bambini e pupazzi affacciati ai tettucci, abbracciati, sorridenti, felici, curiosi di queste scatolette che non avevano mai visto gioiosi di poter fare qualcosa di diverso, sedersi al volante, immaginarsi grandi piloti, farsi una foto dal tettuccio aperto di una macchina che “sembra quelle dei cartoni” .
Ancora una volta torniamo a casa col cuore ricco di gioia per quei sorrisi, quelle espressioni, quella gioia… Alla prossima sgambettata, sperando che ci siano tanti bambini da far sorridere.