La seconda giornata di Meeting è iniziata con il Talk Show al Parco Villafranca, durante il quale Stefania Ponzone ha parlato dei 30 anni della rivista sociale 4PiccoleRuote.
Matteo Comoglio, giornalista de “La Manovella” ha raccontato, in occasione dei 70 anni del marchio “Abarth”, la sua personale esperienza del recupero della famosa 500 Abarth dei Record e ha presentato il libro “La 500, l'utilitaria della libertà”, scritto assieme al Commissario Tecnico Enrico Bo. Proprio Enrico ha poi preso parola per le raccomandazioni contro gli incauti acquisti, soprattutto per quanto riguarda i modelli speciali.
Alle 11,30 oltre 200 auto sono partite per il Grand Tour, uno dei “must” del Meeting Internazionale di Garlenda. Le auto hanno percorso le strade panoramiche della Valle Arroscia, per sostare poi a Leverone (Borghetto d'Arroscia, IM) per il “Pranzo delle Alpi Marittime” a cura della Pro Loco e con un menù tipico proposto dall'Agriturismo La Fattoria.
E' lo spirito dello Slow Drive, del guidare lento lontani dalle autostrade e dalle superstrade che congiungono rapidamente due punti, ma non permettono di apprezzare le peculiarità del percorso.
In serata il Grand Gala in onore dei 35 anni del Fiat 500 Club Italia. Tra i protagonisti dei divertenti sketch, anche membri del direttivo che si sono prestati con simpatia per coinvolgere il pubblico. Sul palco sono stati chiamati gli ospiti d'onore di quest'anno, gli Irlandesi, che hanno guidato ben 2,500 km per essere presenti all'evento.
Domenica mattina la festa si sposta all'Ippodromo dei Fiori di Villanova d'Albenga; intrattenimento musicale, balli e passerella per i partecipanti che in questa occasione divverranno protagonisti della foto aerea per la quale verrà composto con le cinquine un “35” gigantesco in onore dell'anniversario del Fiat 500 Club Italia.
“Un raduno davvero giovane”, dichiara Alessandro Vinotti, fiduciario della Riviera delle Palme e volontario al Meeting. “Sono centinaia i ragazzi e le ragazze che da una settimana lavorano instancabilmente per rendere tutto questo possibile, un esempio di cooperazione che ha dato una marcia in più all'evento”.