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di Enzo Polimeni
Si è rinnovato anche quest’anno il rito del tradizionale tuffo a mare di Capodanno. In un clima di festa, accolti da un tenue sole, il freddo non ha “congelato” le iniziative programmate per dare il benvenuto al 2016. E così nel gelido specchio d’acqua antistante il Lido Comunale di Reggio Calabria c’è stato il tradizionale tuffo e, sempre nella zona del Lido, la sfilata strombazzante organizzata per il terzo anno dal Coordinamento di Reggio Calabria.

Un tuffo a mare per dire addio al 2015 e salutare il nuovo anno, nel segno della svolta e con un approccio goliardico avvolto in un velo di superstizione. Giunta alla quarantaquattresima edizione, la manifestazione è dedicata alla memoria del suo ideatore, Demetrio Fortugno detto “Mimì”, storico direttore del Lido Comunale di Reggio Calabria “Genoese Zerbi” e figura di spicco del panorama sportivo reggino. L’evento, organizzato dall’associazione No-Profit Febiadi in collaborazione con il sottoscritto, come di consueto ha avuto grande risonanza partecipativa con oltre novanta 500 e di ben 122 reggini che non hanno voluto rinunciare al tuffo nonostante le temperature rigide. La “rincorsa” è stata preceduta da un ingresso ed effetto degli audaci bagnanti a bordo delle storiche Fiat 500.
Qualche minuto prima del fatidico via, scattato poco dopo mezzogiorno, un sentimento di trepidazione avvolgeva i partecipanti come se stessero preparandosi a una gara olimpica indossando una maglietta simbolo della manifestazione con tanto di cappellino natalizio e altri doni dentro la classica borsa del Fiat 500 Club Italia, nel rispetto della ricorrente festività, si sono lanciati in acqua all’impazzata tra sorrisi e urla di gioia. Diverse le loro motivazioni; c’è chi rispetta la tradizione interrottamente fin dal 1972, ma anche chi si cimenta per la prima volta. Per il presidente dell’associazione Febiadi “Tonino Massara”, «il tuffo più antico d’Italia è un evento che attraversa le generazioni e l’auspicio più grande è che negli anni futuri questo diventi un’occasione di attrazione turistica grazie, soprattutto al nostro clima temperato». Ho ringraziato pubblicamente tutti i cinquecentisti che hanno preso parte a questa terza edizione del raduno ed ho dato loro appuntamento al prossimo anno sempre più numerosi.

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