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  • #55943
    Luigi
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    🙂 nel 1957 e nel 2007
    Ieri 14 stipendi, oggi solo 6
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    Il 4 luglio sarà presentata la nuova versione dell’auto che fa già parte della vita degli italiani. Confrontiamo i due momenti storici in cui la Fiat ha introdotto la mitica utilitaria

    La mitica Fiat 500 uscita nel 1957
    1957 – Il 13 aprile, in viale Regina Giovanna a Milano, apre il primo supermercato italiano; i clienti scelgono da soli e pagano alla cassa, una rivoluzione. Nel mondo, è riaperto il Canale di Suez, le truppe francesi incominciano la guerra d’Algeria, a Roma nasce la Cee, Comunità Economica Europea, primo atto verso l’Unione Europea. Fra i personaggi nati in quell’anno spicca Caroline di Monaco, sportivi come i gemelli dello sci Steve e Phil Mahre, la Dorio, i gemelli Damilano, Prandelli e Saronni; nello spettacolo, Kaurismaki e Buscemi. Ci lasciano Toscanini e Humphrey Bogart, il primo olimpionico moderno James Connolly e Luigi Ganna, primo eroe del Giro. Il Governo è un monocolore Dc guidato da Adone Zoli, sottosegretario alla Giustizia Oscar Luigi Scalfaro. Kerouac pubblica On the road, Fellini vince l’Oscar con Le notti di Cabiria, a Sanremo trionfa Claudio Villa con Corde della mia chitarra, viene fondata l’Alitalia. L’italiano destina il 65% della spesa all’alimentare, 8 kg all’anno di carne, la 500 costa 465.000 lire, 14 stipendi di un operaio Fiat: circolano 380.000 auto.
    2007 – Dei personaggi che hanno animato il 1957 ci rimane Oscar Luigi Scalfaro, ancora in Parlamento, senatore a vita spesso decisivo nelle votazioni, dei nati di allora Prandelli, Damilano e Saronni sono attivi sul fronte tecnico-organizzativo, il libro di Kerouac sta per diventare un film e ne esce finalmente la versione integrale (la Viking Press lo tagliò pesantemente nel ’57). La Ue non riesce ancora dopo 50 anni dalla Cee a darsi una Costituzione, l’Algeria è indipendente dal 1962 ma ancora alle prese con le frange integraliste. Ci hanno lasciato, per citare soltanto il mese in corso, Ferrè e Waldheim, l’ultimo Rotschild e l’argentino Nestor Rossi, che aveva giocato il Mondiale di calcio del ’58. L’Italia è diventato il paese con più anziani nel mondo, la spesa della famiglia per l’alimentare è scesa al 45%, i kg di carne sono saliti da 8,5 a 30. Una vettura come la 500 non c’è, ma una superutilitaria costa circa 6 mesi di stipendio medio lordo di un operaio. Quanto alle auto in circolazione, abbiamo il record mondiale: 592 vetture ogni mille abitanti, ci batte soltanto Montecarlo. Ma loro hanno 23.000 vetture, noi 34 milioni e mezzo di auto immatricolate…
    SCIENZA E TECNOLOGIA 1957 – I computer sono ancora mostri che occupano intere stanze, Bill Gates e Steve Jobs hanno sì e no un paio d’anni e giocano con i Lego. La fisica scopre i superconduttori, tre Boeing B-52 compiono il primo giro del mondo aereo senza scalo in 45 ore e 19 minuti, alla media di 859 km/h. Ma il vero shock è il lancio di due satelliti nell’atmosfera da parte dell’Unione Sovietica. Il 4 ottobre va in orbita lo Sputnik 1. La prima sentinella dello spazio è poco più che un giocattolo, pesa 80 kg e fa un giro del pianeta in 96 minuti, ma l’impressione è enorme; pochi giorni dopo, il 3 novembre, il lancio dello Sputnik II, con a bordo la cagnetta Laika, un samoiedo: anni dopo si saprà che era morta in volo di surriscaldamento e stress. Gli americani risponderanno con l’Explorer nel gennaio 1958, ma nel frattempo l’Urss avrà spedito in orbita sulla Luna il Lunik I. È l’inizio di una corsa allo spazio che produrrà nel 1961 il primo uomo in orbita, il sovietico Gagarin. Armstrong metterà piede sulla Luna soltanto nel ’69: e adesso tocca a Marte, annuncia la Nasa. Ma non andrà così, in realtà.
    SCIENZA E TECNOLOGIA 2007 – I computer dominano la nostra vita, al lavoro e a casa, ce n’è uno nel 60% delle famiglie. Più di 36 milioni di persone possiedono un cellulare in Italia, il 20% della popolazione italiana usa Internet, entro la fine del 2008 ci sarà sulla Terra un miliardo di pc, uno ogni sei abitanti; l’Italia è al 30° posto, appena dietro la Guadalupa in percentuale. Bill Gates è l’uomo più ricco del mondo, con 50 miliardi di dollari, la sua Microsoft è al 48º posto. Quanto a Steve Jobs, il 9 aprile scorso la Apple ha venduto il centomilionesimo iPod: il suo nuovo telefono, l’iPhone, debutta venerdì pomeriggio nei negozi AT&T con 3 milioni di esemplari tutti già prenotati. La corsa allo spazio è tramontata per un lungo periodo, riprende ora con lentezza, la conquista di Marte da parte dell’uomo non è programmata prima del 2020, l’ultimo atterraggio umano sulla Luna è avvenuto nel 1972. Intanto, abbiamo disseminato oltre 6.000 satelliti nell’orbita terrestre, la metà dei quali non funziona più. Rispetto ai 3 Boeing del 1957, il record aereo di velocità è salito nel 1976 a 3.500 km/h, mai più migliorato da allora.
    TV E PUBBLICITA’ 1957 – Quando Carosello introduce la rivoluzione della pubblicità in tv, gli abbonati sono 3.700.000, i televisori 336.000. Il 3 febbraio 1957 va in onda alle 20.50, dopo il Tg, una trasmissione di dieci minuti, l’unico spazio pubblicitario di tutta la tv di allora; il titolo è di Marcello Severati, la sigla è ideata dal regista Luciano Emmer, il teatrino apre i suoi siparietti su una tarantella napoletana adattata da Raffaele Gervasio. Gli episodi durano 2’50″, di cui gli ultimi 35″, dopo un minispettacolo costruito ad hoc, dedicati al prodotto da reclamizzare. Alcuni personaggi e pupazzi animati diventano popolarissimi, come il bambino Angelino, Unca Dunca, e Topo Gigio, il Caballero con la sua Carmencita, il pianeta Papalla e il pulcino Calimero, Jo Condor e il gigante buono. Tutti i più famosi attori si prestano. Grandi registi curano gli spot, nel 1961 Carosello è la più popolare trasmissione tv, con punte di 8 milioni di telespettatori. La sigla cambia nel ’63, la trasmissione finisce al Moma di New York, dura fino al 1º gennaio 1976; il bilancio è di 42 mila scenette, con un giro di affari di allora di quasi 100 miliardi l’anno.
    TV E PUBBLICITA’ 2007 – La crescita dell’investimento pubblicitario televisivo è un fenomeno tipicamente italiano. Nel 2007 la Nielsen prevede che il 49% dell’intera raccolta pubblicitaria (un dato tuttavia in calo) provenga dalla televisione. Cinquant’anni fa, era la stampa a fare la parte del leone con quasi i due terzi del fatturato. Della spesa pubblicitaria italiana globale, 8,7 milioni di euro l’anno scorso, 3 circa sono andati a Mediaset, 1,4 alla Rai. Oggi, con l’affollamento pubblicitario fissato al 18%, in un’ora possono esserci circa 11 minuti di pubblicità, più di quanti ce n’erano in tutta la giornata di programmazione all’epoca di Carosello. E in una giornata circa 4 ore e 19 minuti. Nel 1957 la programmazione durava circa 8 ore al giorno, Carosello dieci minuti: all’incirca il 2 per cento. Il fenomeno è in calo, come l’audience televisiva: se 8 milioni seguivano Carosello nel ’61, oggi le trasmissioni che superano questa quota sono rarissime. E la gente davanti alla tv, che era salita dai 3 milioni e mezzo di abbonati, cioè una decina di milioni di spettatori, a oltre 27 milioni nel 2005, è scesa di un milione nell’ultimo anno.
    Elio Trifari

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    • 4-20091204.jpg
    #55997
    Giuseppe
    Partecipante

    :woohoo: :woohoo: :woohoo: :woohoo:
    una foto di come è cambiato il mondo in 50 anni….

    #56005
    Anonimo
    Ospite

    Questa la stampo e me la leggo con tutta calma… [IMG]http://i46.tinypic.com/34pkjo0.gif[/IMG]

    #56159
    Giacomo
    Partecipante

    David ha scritto:

    Questa la stampo e me la leggo con tutta calma… [IMG]http://i46.tinypic.com/34pkjo0.gif[/IMG]

    Idem…. 😉

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