[quote=”drago500″ post=406830]La Bambina ha sete….
:)[/quote][b]Siamo ad Auckland in Nuova Zelanda e precisamente a Meadowbank Road. A quei pochi che non conoscono la storia della 500 racconto che in questa città – che dista circa 19mila chilometro dall’Italia – nel 1959 aveva sede una società che importava Fiat 500 prodotte nel nostro Paese. Visto l’incredibile successo commerciale, nel 1960 un imprenditore locale, tale Noel Turner organizzò una piccola catena di montaggio in uno stabilimento situato in un sobborgo di Auckland dal nome in lingua maori: Otahuhu.
La 500 assemblata in Nuova Zelanda, venne chiamata: “Bambina” a partire dal 1965, in concomitanza con l’uscita del modello F.[/b]
Il vigile.
🙂
Una delle tante catastrofi italiane, qui a Manfredonia.
Fiat 500 Giardiniera accessoriata traina roulotte :cheer:
🙂
Piccolo cinquecentista orgoglioso.
🙂
Con la radio sul portapacchi!! :cheer:
Bella Foto :like
Ma la bagagliera preclude l’apertura del tettuccio in tela…
E non pensiamo che aprire la capote sia prerogativa delle scampagnate 😉
Questo corridore infatti affronta una competizione con la 500F “aperta” :cheer:
Al secondo passaggio, colto dall’entusiasmo ho rovesciato il caffè :cheer: 😆 :ohmy:
Non è detto che il portapacchi impedisse l’apertura del tetto, i costruttori erano ingegnosi….
Comunque oltre al portapacchi (con radio) , la 500 del piccolo appassionato era dotata di tutta una serie di accessori, poco visibili ma presenti, come era prassi all’epoca.
Rostri, paraspruzzi, specchio retrovisore esterno, fodere sedili, tappeti in gomma, coprivolante, portaggetti sul tunnel, leva cambio e pomello, poi chissà cos’altro.
🙂
Regali per La Befana dei Vigili Urbani
🙂
[quote=”drago500″ post=407240]Regali per La Befana dei Vigili Urbani
:)[/quote]
Siamo ad Acireale, in Piazza Duomo – grazie “Drago”.
Bolidi pronti per la partenza.
🙂
