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  • #550250

    In questa domenica di sole e aria fresca, a bordo della mia L 71 sono andato alla scoperta di un luogo significativo per la storia sociale ed industriale della Toscana e dell’Italia. Il litorale toscano é intrecciato a più fili con la storia della Fiat, a partire da Marina di Massa con la Colonia Edoardo Agnelli, più comunemente chiamata Torre Fiat fino ad arrivare al territorio di Marina di Pisa. Avete presente l’adesivo sul crick della foto? (grazie Ale74pc)

    A 2 passi dal mare e dalla bocca d’Arno, fino al 1986 era operativo uno stabilimento nato nel 1917 ad opera del Cantiere Navale G. Gallinari snc fondato nel 1906 e con sede a Livorno che si occupava inizialmente della produzione di imbarcazioni in legno e successivamente, grazie ad un accordo con la Regia Marina, della riparazione di navi civili e militari. Con la fine della prima guerra mondiale e lo sviluppo dell’aeronautica legato alle vicende belliche, l’attività si estese alla costruzione di idrovolanti nella nuova struttura di Marina di Pisa. Nel 1921 la sezione aeronautica della Gallinari si trasformò in Società Anonima Italiana di Costruzioni Meccaniche, con sede a Pisa per assumere nel 1925 la definitiva denominazione di Costruzioni Meccaniche Aeronautiche Società Anonima con sede a Genova. La produzione dei velivoli iniziò, su licenza, con il primo idrovolante interamente metallico, nonché uno dei primi nel mondo costruito, ovvero il Dornier Do J Wal.
    Nel 1934 la Società Italiana Aviazione, consociata FIAT che seguiva il settore aeronautico, acquisì definitivamente l’azienda. Per soddisfare le commissioni da parte della Regia Aeronautica, dopo un ulteriore ampliamento delle strutture industriali, raggiunse la massima capacità produttiva durante la seconda guerra mondiale, affiancando alla costruzione di idrovolanti anche quella di aerei terrestri tra cui il Fiat G.8, il G.50bis ed il G.55. Fu di questo periodo la realizzazione del velivolo che alle volte è indicato con la doppia denominazione di Fiat CMASA R.S.14 o semplicemente Fiat R.S.14, un idrovolante progettato su richiesta della Regia Aeronautica per un ricognitore marittimo veloce.
    Lo stabilimento, che al termine della seconda guerra mondiale risultò parzialmente danneggiato dai bombardamenti, fu subito riconvertito in industria di produzione civile fino a che, nel 1953, la Fiat decise di utilizzarne le strutture per la produzione di accessori per auto trasformando la denominazione dell’azienda in “Fiat-Sezione Officine di Marina di Pisa”
    Gli ultimi anni dell’azienda vedono una acquisizione nel 1974 da parte della Whitehead-Motofides S.p.A. di Livorno (sempre del gruppo Fiat) ugualmente impegnata nella componentistica auto e successivamente, nel 1979, con l’acquisto della W-Motofides da parte della “Gilardini S.p.A.” (anch’essa facente capo all’azienda torinese).
    Lo stabilimento fu definitivamente abbandonato nel 1986 quando la Fiat decise di far confluire tutta la produzione marina nel suo stabilimento di Livorno.
    Il 9 ottobre 2007, si chiuse definitivamente la storia dell’azienda con l’inizio dei lavori di demolizione delle strutture abbandonate per la realizzazione del porto turistico di Pisa – Bocca d’Arno, inaugurato nell’ottobre 2013.

    qua il video della demolizione https://www.youtube.com/watch?v=Eb2fnwXY1-M

    Nelle foto successive, abbiamo una vista dall’alto dello stabilimento e poi dell’area produttiva ricovertita a porto turistico

    Attachments:
    • OfficineDiMarinadiPisa_2024-05-26.png
    • Sitoproduttivo_2024-05-26.png
    • Portoturistico_2024-05-26.png
    #550259

    Ed eccoci di nuovo ad oggi, come si presenta il porto turistico e la mia 500 davanti al limite invalicabile delle sbarre e lo stesso obelisco negli anni 60, ovviamente con una 500 (le foto ieri – oggi, marchio di fabbrica del nostro Giovanni – Gens Orsina). Il molo che divide il porto dalla bocca d’Arno é percorribile a piedi, corredato di panchine ed offre, in alcuni punti, una vista molto ampia del porto stesso. La strada di accesso al porto turistico, molto curato e perfettamente tenuto, purtroppo non é delle migliori, l’arredo urbano lascia alquanto a desiderare in aperto contrasto con il resto. Se penso che questo viaggio nella storia termina a 40km da Lucca, a volte basta davvero poco per scoprire un mondo racchiuso in un adesivo 😉

    Attachments:
    • porto1_2024-05-26.jpg
    • porto2_2024-05-26.jpg
    • 5ino_2024-05-26.jpg
    • MarinadiPisaanni60_2024-05-26.jpg
    #550272
    Ale74Pc
    Partecipante

    Riccardo, un semplice “grazie” mi sembra un poco riduttivo per la completa spiegazione tecnico – storica di quel luogo.
    Credo che fino ad ora il tema non fosse mai stato trattato.
    Grazie per l’interessante panoramica su un ulteriore aspetto della 500.

    Un articolo da “4 Piccole Ruote” 😉 :whistle:

    #550286
    Gens Orsina
    Partecipante

    Una bella pagina che – come dice Alessandro – meriterebbe essere replicata su “4 Piccole Ruote” affinché possa essere letta dai tanti Soci che non frequentano questo Forum e da coloro, non specificamente addetti ai lavori, cui la rivista viene inviata. È storia che merita il giusto risalto e mi chiedo: quanta ancora giace sotto strati di polvere che persone come Riccardo sono pronti a toglierla per riportare alla luce fatti, vicende, avvenimenti, uomini che riguardano la nostra beniamina ? Nello specifico: quanti di voi la conosceva? Diamoci tutti da fare, il lavoro di ricerca storico archivistica è uno dei più bei regali che possiamo fare a noi stessi e alla 500. Grazie Riccardo!

    #550289
    drago500
    Partecipante

    Sono d’accordo con Giovanni e Ale, grazie al lavoro di Riccardo è emersa una storia davvero interessante, che merita di essere valorizzata.
    La nostra rivista in questi ultimi anni ha attinto e attinge sempre più spesso articoli e notizie dal Forum, merito dei tanti partecipanti che offrono contenuti di qualità e anche della “sensibilità” che Maurizio ha sempre avuto nei confronti di questa nostra piazza virtuale.

    Avanti così.

    🙂

    #550292

    Grazie, grazie a tutti per avere apprezzato il racconto sulle Officine di Pisa. Scrivendo il post sono stato il primo ad imparare qualcosa di nuovo. E poi mi piace che il forum sia un mezzo per condividere le conoscenze, e che sia un posto dove si parla da appassionati e non da “tifosi”. Ci sono tante competenze qua, in argomenti e settori più disparati e anche molto vasti. Un cinquinopedia a tutti gli effetti, solo con tanta umanità in più 🙂

    #550294
    Truvlino
    Partecipante

    Grazie anche da parte mia Riccardo.
    Questa interessante storia l’ho letta con molto piacere anche perché non la conoscevo. :like :like

    #550297
    rag49
    Partecipante

    Grazie Riccardo, complimenti per questa bellissima scoperta e la descrizione dell’evoluzione dettagliata, dall’origine alla metamorfosi attuale documentata con foto, dell’attività e del luogo di ubicazione.
    Compiuta poi in compagnia della mitica L, sicuramente da maggiore soddisfazione.
    Merita la pubblicazione, come suggerita da Ale74pc e Giovanni.

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