› Forum › Piazza pubblica › Tutte (o quasi) le derivate della 500
Insieme al mio amico “Drago500” iniziamo oggi a pubblicare in ordine cronologico, la descrizione di tutte (o quasi) le versioni derivate della 500. Accompagneremo ogni topic con informazioni inerenti la storia dei Carrozzieri e delle tante persone che hanno collaborato alla loro realizzazione. Saranno graditi approfondimenti su ogni modello, così come segnalazioni di possibili imprecisioni. Ci auguriamo che questa nostra nuova iniziativa possa piacervi e vi auguriamo una buona lettura.
Giovanni & Alessandro
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Fiat 500 Spider Allemano
Esemplare unico concepito dal car designer Giovanni Michelotti, nominativo che apparirà frequentemente in questa rassegna appena iniziata e del quale parleremo in seguito nel corso della presentazione di un altro suo significativo modello, Venne prodotto dalla Carrozzeria di Serafino Allemano ed esposto al Salone dell’Auto di Torino del 1957. La vettura però non ottenne grande successo a causa della sua somiglianza con altri spider presenti. Solo un imprenditrice del Capoluogo Piemontese ne apprezzò subito la linea e la potenzialità e la comprò portandola a Santa Margherita Ligure per utilizzarla durante le sue vacanze estive. Lo splendido prototipo è giunto fino a noi in perfette condizioni, tanto da conservare ancora le plastiche laterali interne protettive ed è stato recentemente messo in vendita (vedi foto a colori).
Carrozzeria Allemano – Torino
Fondata nel 1928 a Torino da Serafino Allemano, la società che aveva sede in Via Rosmini 10 inizialmente si occupò di riparazioni per autovetture. In seguito venne riconvertita in carrozzeria e nel 1935 ottenne un gran premio d’onore. A causa dei danni subiti dalle strutture a seguito dei bombardamenti aerei della Seconda guerra mondiale, con la ritornata pace l’attività fu trasferita a Via Pietro Cossa 160. Distintasi negli anni per aver costruito carrozzerie disegnate maggiormente da Giovanni Michelotti per le più importanti case automobilistiche: Fiat, Abarth, Maserati. Jaguar e Ferrari questa storica carrozzeria ha cessato l’attività nel 1965.
Ringrazio il nostro vulcanico Giovanni per avermi coinvolto in questa discussione.
Le fuoriserie e derivate Fiat 500 sono state un fenomeno di costume affascinante, erano anni effervescenti, dove le persone stavano iniziando a percepire un nuovo benessere dopo gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale e cercavano di distinguersi dalla massa anche e grazie ad auto speciali.
Ed ecco quindi realizzazioni particolari create da grandi firme, Carrozzieri e Designer diventati celebri nel mondo per le loro opere d’arte su quattro ruote.
Proseguo questa carrellata con:
Fiat 500 Vignale Mickey Mouse
Disegnata da Giovanni Michelotti, la Mickey Mouse venne prodotta nel 1957 in esemplare unico da Alfredo Vignale e presentata al Salone della città piemontese nell’ottobre dello stesso anno. Interessata prevalentemente da modifiche riguardanti la carrozzeria e gli interni, meccanica e ciclistica rimasero di serie.
Carrozzeria A. Vignale & C. – Torino
L’attività lavorativa di Alfredo Vignale iniziò quando aveva appena undici anni. Nel 1924 entrò infatti presso la Carrozzeria Farina e nel 1937 ne divenne capo reparto lastratura. Finita la guerra, nel 1946 aprì la Carrozzeria Vignale & C. con sede a Torino in Via Cigliano 29. Apprezzato per le sue realizzazioni su telai Fiat, la vera svolta avvenne qualche anno dopo, quando iniziò a collaborare con la Ferrari. Ma è con Giovanni Michelotti che nacquero le più importanti livree su meccaniche Alfa Romeo, Maserati, Lancia. Negli anni Sessanta del secolo scorso, l’insufficiente spazio dello storico stabilimento lo convinse a trasferire l’attività nella vicina Grugliasco in Via del Portone 177. L’imprenditore morì nel 1969 a causa di un incidente automobilistico mentre tornava a casa a bordo della sua Fiat 1500. Qualche giorno dopo i suoi eredi perfezionarono l’accordo con la Rowan che lui stesso stava portando avanti, e la Carrozzeria passò così sotto il controllo di questo importante Gruppo.
Abarth 500 Coupé Pininfarina
Prototipo realizzato in un solo esemplare da Sergio Pininfarina, che scelse un design leggermente più raffinato nelle forme rispetto al prototipo Zagato, del quale elencheremo le caratteristiche successivamente. La modifica della meccanica venne affidata a Carlo Abarth che intervenne principalmente sulla testata e sul carburatore, operazioni che aumentarono la potenza a 23 CV. Nel 1958 l’auto fu comprata da un ricco boliviano appartenente alla famiglia legata ad Antenor Patino, il quale le cambiò i paraurti e apportò modifiche a dettagli ispirandosi alla Ferrari 250 GT Coupé PF. La livrea mantenne lo stesso colore ma in finitura metallizzata.
Pininfarina SpA
Nato a Cortanze (AT) il 2 novembre 1893, Giovanni Battista Farina fu sempre conosciuto e chiamato da tutti con il soprannome in vernacolo torinese “Pinin”, talché nel 1961 con Decreto del Presidente della Repubblica ottenne il cambio del cognome in Pininfarina. Cominciò a lavorare all’età di dodici anni alle dipendenze di Giovanni, il maggiore dei suoi undici fratelli, titolare dell’officina “Società Stabilimenti Farina” in Corso Tortona 12 a Torino. Nel 1930 si mise in proprio e fondò la “Società Carrozzerie Pininfarina” con sede in Corso Trapani 107, adottando come emblema una effe minuscola. Nel 1958 la società, nel frattempo diventata Pininfarina SpA, trasferì l’attività a Grugliasco in un complesso di 36.500 mq. Alla morte di “Pinin” le leve di comando passarono ufficialmente nelle mani del figlio Sergio, Ingegnere e poi dal 2005 Senatore a vita. Il culmine dell’espansione avvenne a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio, anni in cui la società operava a pieno ritmo su tre stabilimenti: il già menzionato opificio di Grugliasco che aveva annessa la galleria del vento e dove venivano svolte lavorazioni di lastro-ferratura, verniciatura e carrozzeria – San Giorgio Canavese destinato a carrozzeria di marchi vari e, infine, quello di Bairo per carrozzerie Mitsubishi. A questi va aggiunto il Centro Stile di Cambiano. Non di soli successi però è il racconto. Il periodo più buio di questa saga familiare avviene dieci anni dopo, quando la Pininfarina deve affrontare una grave crisi con un declino aggravato dalla morte di Sergio, avvenuta nel 2012, e del figlio Andrea che lo aveva preceduto nel 2008. A causa della crisi del settore automobilistico e dei conseguenti forti deficit economici, nel dicembre del 2015 la società è costretta non solo a perdere la guida familiare ma anche l’italianità, poiché il controllo passa all’indiana Mahindra & Mahindra.
Fiat 500 Siata Sport Spider
A differenza di quanto realizzato negli anni precedenti con altri modelli di autovetture, Siata nel 1957 creò questo esemplare unico senza modifiche meccaniche, limitandosi ad una trasformazione della carrozzeria sulla quale aggiunse fanaleria anteriore e posteriore mutuata da altri modelli Fiat, dettagli cromati e singolari prese d’aria per il motore in stile nautico. Sulle ruote vennero montati eleganti pneumatici a fascia bianca e cerchi con coppe cromate Ulma.
SIATA – Torino
Questa azienda, il cui acronimo iniziale era Società Italiana Applicazioni Tecniche Auto-Aviatorie, modificata nel dopoguerra in Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori, venne fondata nel 1926 a Torino dal pilota Giorgio Ambrosini. Aveva sede in Via Leonardo da Vinci non molto lontano dagli stabilimenti Fiat di Mirafiori, per i quali sviluppò negli anni modifiche meccaniche costruendo componenti automobilistici ad alto rendimento. In alcuni momenti di difficoltà di liquidità venne aiutata anche da Gianni Agnelli che la finanziò.
In una brochure dei primi anni Cinquanta si presenta così: “La SIATA è stata fondata nel 1926: conta perciò oltre un quarto di secolo di attività nel campo della meccanica automobilistica. Agli inizi la SIATA si era dedicata alla costruzione di materiali speciali per le prestazioni delle più note vetture italiane. Particolarmente riuscite e diffuse furono le testate SIATA a valvole in testa per motori Fiat. Successivamente, nelle officine di Via Leonardo da Vinci vennero create vetture sportive di piccola cilindrata che ottennero risultati eccezionalmente interessanti, tra cui il record nazionale delle 24 ore per la classe H, e – più tardi – la conquista del Campionato italiano delle 750 Sport. Dopo la guerra SIATA, le cui officine erano state completamente distrutte dai bombardamenti aerei, risorse con nuove modernissime attrezzature. E subito nacque quel motorino “Cucciolo” per biciclette che ebbe una diffusione mondiale e che costituì il capostipite dei motori ausiliari. Poi uscirono le prime vetture SIATA da turismo, la piccola Amica e la potente e lussuosa Daina. Le 1400 Gran Sport e la Daina Sport costituiscono le più recenti realizzazioni, sintesi di quella fedeltà agli ideali tecnici più evoluti che costituiscono un vanto, una tradizione SIATA”.
Ha cessato l’attività nel 1970.
Fiat 500 Canta Coupé
Nel 1957 Canta realizzò questa piccola coupé dalle linee curate e tondeggianti, con un caratteristico lunotto posteriore e una griglia frontale cromata. Prodotta in un unico esemplare, pare sia stata creata unicamente per fini espositivi in quanto, il motore, seppure presente, non era funzionante.
Carrozzeria Canta – Torino
Fondata nel 1949 da Sebastiano Canta, la carrozzeria si trovava a Torino in Via Menabrea 22. Nel 1951, a causa della morte del titolare, l’azienda passò al figlio Franco che dopo poco la cedette al Ragionier Giampiero Trovati. Trasferita la sede in Via Bassano 11, l’attività principale fu tramutata nella realizzazione di veicoli commerciali o pubblicitari e carri funebri. Poiché gli affari non davano gli sperati frutti, nel 1963 venne chiusa.
Francis-Lombardi Costa Azzurra
La Fiat 500 Spider Lombardi Costa Azzurra venne presentata al Salone di Torino nel 1957.
Progettata da Mario Revelli de Beaumont, questo modello realizzato in un unico esemplare ha contribuito a lanciare la moda delle vetture definite “Spiaggine”, destinate a brevi gite di piacere lungo le zone costiere.
Una delle principali caratteristiche della Fiat 500 Costa Azzurra fu sicuramente la sua vivace tinta giallo lime, un colore vistoso riproposto anche in altre realizzazioni della Francis Lombardi.
Il design dell’ auto includeva lati aperti, pregiati accessori estetici cromati e dettagli pratici che la rendevano perfetta per le gite marittime.
Francis Lombardi – Vercelli
La Carrozzeria Francis Lombardi venne fondata a Vercelli nel 1947 e aveva sede in Via Torino 200. Inizialmente si specializzò nella realizzazione di modelli “Giardinetta” in particolare su base Lancia Aprilia e su vari modelli Fiat.
Famosi anche i suoi modelli di limousine, ottenuti grazie alla trasformazione di berline Fiat.
Commissionata dalla Città del Vaticano venne realizzata una Fiat 2300 con tetto in cristallo utilizzata come veicolo di rappresentanza da Papa Paolo VI.
Il più grande successo commerciale venne però ottenuto con la piccola Fiat 500 My Car realizzata tra il 1968 ed il 1971 di cui scriveremo in seguito.
La Carrozzeria Francis Lombardi cessò l’attività nel 1976.
Fiat 500 Moretti Coupé
Per Giovanni Moretti la 500 Coupé rappresentò un modello fondamentale perché proprio con questo pezzo unico del 1957 ebbe inizio la sua storia di carrozzerie su meccaniche di serie. Contraddistinto da linee angolari e da numerosi dettagli cromati, ottenne un notevole interesse nel pubblico, tanto è vero che il prototipo fu utilizzato dall’azienda torinese di Via Monginevro per realizzare nel 1960 una nuova auto. La vera affermazione per Moretti arriverà però nel 1965, quando presenterà il modello realizzato su base Fiat 500 F di cui parleremo.
Moretti S.p.A.
Giovanni Moretti, classe 1904, era originario di Reggio Emilia e all’età di 16 anni si trasferì a Torino con la famiglia, iniziando a lavorare come operaio nella fabbrica di motociclette Elettra. Dopo pochi anni, senza abbandonare questo lavoro, affittò un locale in Via Sant’Anselmo dove di notte si dedicava a riparazioni di auto e moto. L’impresa individuale Giovanni Moretti nacque nel 1926 in Borgata Lesna. Nel 1939 fondò la SAMEC: Società Anonima Motocarri Elettrici Moretti, specializzata nella costruzione e distribuzione di autocarri e motocarri a trazione elettrica. In seguito si dedicò a vetture da città, ma la vera svolta avvenne negli anni Sessanta del secolo scorso quando la società che aveva sede in Via Monginevro 280, divenne Moretti S.p.A. e grazie alla collaborazione di Giovanni Michelotti, creò allestimenti su basi Fiat, Alfa Romeo e Maserati. Negli anni Settanta, a causa della crisi in atto, la ragione sociale fu nuovamente cambiata, questa volta in Moretti s.a.s. Negli anni Ottanta il core business dell’attività fu la creazione di versioni speciali su basi Fiat. L’azienda, che nel frattempo era stata ceduta ai figli Gianni e Sergio, cessò l’attività nel 1989.
Fiat 500 Viotti Coupé
Realizzata nel 1957 in pochissimi esemplari, di cui uno con una sgargiante tinta metallizzata, questa vettura anticipò di un paio di anni lo stile americaneggiante dei fanali anteriori incassati in contorni sporgenti ed appuntiti dei parafanghi, linee e stili che si rivedranno sulle ammiraglie di produzione FIAT quali la “1800” la “2100” e la “2300” che saranno vendute un paio di anni dopo.
Estremamente curata nei dettagli, questa vetturetta era dotata di profili cromati sulle fiancate, sulle guarnizioni di parabrezza e lunotto oltre che sulle cornici dei vetri laterali.
Arricchita da interni in pelle, era equipaggiata con eleganti pneumatici a fascia bianca, montati su cerchi decorati dalle superbe coppe cromate Ruspa.
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