2° raduno Genova Bogoratti-Quarto dei Mille
di Rosa Rissotto
27 marzo 2011.
“Fratelli d’Italia, l’ Italia s’è desta
Dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa…”
Nuvole nere, pioggia imminente, ma il maltempo non ha fermato gli amici cinquecentisti che sono intervenuti numerosissimi per partecipare a questo raduno commemorativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Dov’è la vittoria le porga la chioma
Che schiava di Roma Iddio la creò…”
Dal semplice quartiere di Borgoratti le auto, con la bandiera tricolore sul cofano (offerta insieme con la borsa-ricordo) , hanno sfilato compatte sotto le attente indicazioni dei Vigili Urbani e dei Volontari dell’Associazione Carabinieri da Piazza Rotonda insolitamente animata nonostante la pioggia da un bel pubblico attirato dalle nostre splendide 500.
“Stringiamci a coorte siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte l’Italia chiamò…”
Interessante visita al Museo Garibaldino accompagnata dalle spiegazioni dei volontari appassionati di questi fatti storici e informatissimi sugli eventi e sulle caratteristiche dei cimeli custoditi nelle bacheche.
Le nuvole ci hanno permesso di gustare un buon aperitivo sotto il pergolato della villa dove è ospitato il Museo e dalla quale partì Garibaldi per l’impresa dei Mille.
“Stringiamci a coorte siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte l’Italia chiamò!”
Nuovamente sulle auto (posteggiate ordinatamente nel grande piazzale dell’istituto Don Bosco) per recarci davanti alla stazione di Quarto dei Mille; lasciate poi le 500, ci siamo recati a piedi al monumento dedicato all’impresa nell’area riqualificata e completata con il nuovo “Il Memoriale dei Mille”: sulla scogliera sottostante la piazza è stato collocato un lungo nastro di acciaio con scolpiti i 1.089 nomi dei garibaldini che dallo scoglio di Quarto partirono con due piroscafi per realizzare l’impresa di rendere unita l’Italia dell’epoca realizzando un grande ideale.
E’ stato molto apprezzato il dépliant preparato per l’occasione e che conteneva i cenni storici dell’impresa nonché le notizie dei monumenti e del museo e il testo dell’Inno di Mameli.
“Noi fummo da secoli calpesti e derisi
Perché non siam popolo perché siam divisi…”
Ai piedi del monumento il Presidente del Municipio Levante dott . Carleo ha letto la lettera del Presidente della Repubblica in risposta a quella inviata dagli organizzatori del raduno Gino Rigolli e Fabrizio Risso.
Una bella emozione. Eventi storici che ritornano a esser vivi tra noi. Valori d’un passato recente così vicini, così chiari, così veri tanto da interpellarci tutti in prima persona.
“…tutte le iniziative di carattere culturale, di più larga risonanza emotiva e popolare, di particolare valenza educativa e comunicativa per il 150° dell’Unità d’Italia, fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi…” dice il Presidente Giorgio Napolitano. Le nostre 500 sono davvero un messaggio di unione e di pace: esse radunano non solo vetture ma persone di diverse provenienze ambientali, sociali, professionali, diverse per età, cultura, fede, filosofia ma unite da una passione comune. Si può davvero affermare che la 500 ha contribuito anch’essa a unire l’Italia.
“Raccolgaci un’unica bandiera una speme
Di fonderci insieme già l’ora suonò…”
Il Ristorante “Il Focone” ci ha ospitato per il pranzo che conclude classicamente i raduni. Premiazione di ogni partecipante con un’ardesia artistica che raffigura un gozzo genovese dalle vele in ceramica bianca spiegate in rilievo. Breve lotteria, saluti finali a tutti i partecipanti, agli sponsor e agli enti che ci hanno permesso di realizzare questo raduno così particolare.
“Stringiamci a coorte siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte l’Italia chiamò!”
La pioggia ormai cade copiosa da un cielo mal disposto ma la cosa non ci tocca affatto. La giornata è trascorsa serenamente e ognuno di noi porta con sé sicuramente anche un po’ dell’aria che respirarono i garibaldini nel giorno della loro partenza: un’aria piena di valori di libertà e di fratellanza. Nel nostro mondo del duemila così moderno e talvolta così arido abbiamo ancora bisogno di credere che questi valori eterni non appartengano all’illusione ma possano ridiventare concreti.
E perché non grazie ai cinquecentisti?
RINGRAZIAMENTI
Sponsor: Caffè CABOTO Torrefazione, Panificio Croce, Pescherie Stefano, Equipe Guastamacchia Parrucchieri, Pasticceria Castiglione, Arcobaleno della frutta.
G.R.A.C. Gruppo Ricreativo di Animazione Culturale (Enrico Grasso), Municipio Levante (dott. Carleo e dott.ssa Rovani), Associazione Carabinieri (Martino Taddei), C.I.V. (Presidente Antonella Vallebona), Vigili Urbani, A.M.T. (bus di Genova).
Staff: Gino Rigolli, Fabrizio Risso, Enrico Grasso, Enrico Polignano, Paola Priotto, Pamela Beccherini, Elisa Longo, Martino Taddei, Fabio Risso, Sergio Tognini, Rosa Rissotto.