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di Antonio Bartolini

“Sposa bagnata, sposa fortunata”, diceva un proverbio. Cambiando il soggetto si potrebbe dire “500 bagnata, 500 fortunata”… E’ quello che abbiamo passato noi e le nostre cinquecentine, la mattina del 1° dell’Anno 2018.

Da sette anni, il nostro Coordinamento organizza l’Aperitivo al Pontile di Forte dei Marmi (LU), per brindare al nuovo anno e come tutte le volte, ritrovo all’area di servizio per formare la colonna ed entrare tutti insieme sul lungomare di Forte dei Marmi. Là non si scherza, là ci sono i VIP, là non si può sgarrare e né andare in discoteca con pantaloncini corti e canottiera.

Già dalla prima mattinata pioveva a dirotto, a catinelle. Le telefonate dei rinunciatari arrivavano e si rispondeva ancor prima di leggere il numero perché il display del cellulare era bagnato pure lui.

Non occorrevano le scuse; che la situazione fosse critica lo capivamo tutti... mettendo in conto anche le ore piccole della sera precedente ed il sacrificio per la “levataccia”.

Anche questo 2018 ha visto quasi quaranta equipaggi all'aperitivo presso “il pontile” di Forte dei Marmi. Questa struttura è un prolungamento artificiale dalla terra ferma al mare ed in fondo si allarga formando una terrazza da dove si gode il bellissimo mare a 360 gradi; offre uno spazio intimo adatto per scambiarsi effusioni fra innamorati.

Qualche abitante della zona – di quelli con i capelli bianchi bianchi – ha battezzato quel posto “L’angolo delle bugie”… Mi ha spiegato che nella sua esperienza ha sentito e visto innamorati scambiarsi effusioni che poi non si sono rivelate veritiere.

Ma i Cinquecentisti sono di parola e all’ora stabilita siamo arrivati sul lungomare, con i complimenti delle Forze dell’Ordine, per la puntualità.

L'agente di servizio all'incrocio principale sembrava un pipistrello con quel pastrano anni 800.

Non mancavano saluti calorosi e scambio di Auguri e - scattate numerose foto di rito con i rappresentanti delle Istituzioni - abbiamo brindato (e mangiato) nell'ampia piazza difronte al mare. A parte le bottiglie di ottimo spumante, c'era da gustare il tradizionale panettone e pandoro ma tanti e poi tanti dolcetti preparate dalle brave cinquecentiste…

Verso le ore 11.00 la giornata ci ha fatto apparire un po' di sole – quanto è bastato per consumare tutto quel ben di Dio che ciascun equipaggio aveva portato.

Grande emozione entrare nella piazza Garibaldi – zona pedonale - sotto le mura del “fortino”; “Fortino” che si trova al centro della città e voluto dal Granduca Leopoldo a difesa dell'approdo. Le cinquecento allineate hanno occupato il parcheggio a forma di quadrato e nel tempo della sosta, si è riempito di curiosi e di nostalgici che continuavano a scattare foto da ogni angolazione. Le fioriere ai lati servivano da scale per immortalare più macchine possibili.

Non mancavano commenti di chi ha posseduto o guidato una cinquecento… Penelope (è il nome della mia 500) si merita questo ed altro e quando con l'Amico Piero arriviamo a destinazione, apriamo il cofano e mandiamo un bacio al motore, neanche fosse la donna amata. La giornata si è conclusa al ristorante; eravamo più di quaranta persone; non male per gente che fino a poche ore prima era a tavola a festeggiare il “cenone”. E' una ricorrenza che vale la pena rivivere con l’Augurio di un Anno sempre migliore.

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