
di Ernesto Lella
“Aiuto!!! Arrivano i Piemontesi!” si sarebbe gridato a Napoli alla fine dell’800, ma la storia cambia… e la 500 cambia la Storia! Oggi abbiamo gridato “Che bello, arrivano i Piemontesi!” nel vedere la bisarca che dal Piemonte portava giù 10 auto (fra cui la mitica 500 Limousine) dei soci dei Coordinamenti di Pinerolo e Saluzzo per il Tour della Campania, magistralmente organizzato in una sorta di gemellaggio fra le due regioni. Artefice il referente della Campania Domenico “Mimmo” Filippella, “complici” tanti fiduciari e soci che hanno prestato le proprie disponibilità, conoscenze, il tempo e la fantasia per organizzare al meglio questi giorni di vacanza dei soci venuti da lontano. Una organizzazione perfetta ha fatto sì che in pochi giorni si toccassero le tappe più salienti dei tanti itinerari possibili in Campania, partendo da Caserta, Sorrento, Pompei, gli Scavi, il Vesuvio… Poche cose ma intense, perché pochi erano i giorni e tantissime sono le cose da fare e da vedere in Campania. A noi dei Coordinamenti di Napoli è “toccato” il secondo giorno di questo splendido tour, partenza in bus di prima mattina alla volta di una piazzetta/spettacolo, il largo antistante la Certosa Museo di San Martino, accolti dal fiduciario della città Antonello Martina e da altri soci. Il Largo si trova sulla collina del Vomero ed offre una delle viste panoramiche mozzafiato sulla nostra città. Visita al Museo, spettacolare con le sue sontuose carrozze, i suoi presepi, le sue opere d’arte, la splendida Certosa, con a fianco il Castel Sant’Elmo, ex polveriera dell’esercito borbonico, uno dei 7 Castelli della Città tuttora conservati, benissimo, accompagnati dalle splendide ragazze de “Le Capere” (associazione culturale di guide spesso partner dei nostri incontri); poi tragitto in bus per andare a conquistare il centro della città, Piazza del Plebiscito che accoglie tutti con lo splendido abbraccio del suo colonnato, di fronte al Palazzo Reale e al Teatro San Carlo, Castel Nuovo meglio noto come il “Maschio Angioino” poi la Galleria Umberto, le strade pulsanti della vita cittadina e turistica. Tappa gastronomica sul lungomare (poteva mai mancare?) di fronte al Castel dell’Ovo (ho detto che sono 7, ma non si riesce a toccarli tutti in una giornata) col panorama della città ora visto “dal basso” poi per “digerire” alla mitica Galleria Borbonica un’opera di ingegneria che avrebbe dovuto proteggere il Re e la corte costituendo una veloce via di fuga dal Palazzo Reale al mare, con le sue immense cisterne che portavano l’acqua nelle case dei nobili e che erano ispiratrici delle tante leggende sul “Munaciello” spiritello dispettoso e sfrontato, nate dalla somiglianza con i piccoli addetti alla manutenzione dei cunicoli delle cisterne che spesso si spingevano attraverso i pozzi fin sulle case nobili per “rubare” oggetti preziosi o addirittura momenti di “calore” generosamente offerti da qualche cortigiana annoiata. La giornata volge al termine, scambi di doni e di saluti e la città di Napoli saluta gli amici Piemontesi, come successo già altre volte con gli amici Toscani, Laziali, Pugliesi, Siciliani… insomma, la città ed i Napoletani sono ospitali di suo, per indole ma… quando si arriva qui in 500 c’è lo spirito di solidarietà, di amicizia e di passione che unisce i nostri cuori. A presto!