
di Roberto Chiodi
26 maggio – Tecnicamente è vero, ma detta così è quasi una fake news. In realtà la tappa numero 10 di vincitori ne ha avuto tanti, trattandosi di una giornata senza prove speciali; bastava rispettare il controllo orario di partenza, quello di arrivo e avere sulla tabella di marcia un controllo a timbro intermedio per certificare di non aver compiuto scorciatoie. Ma fare il tutto con una 500 non è stato affatto così facile come sembra. Soprattutto per un tratto di 16 chilometri sullo sterrato “ondulé” in cui Il Cinquino ha faticato tre ore per uscirne fuori. Gli altri passavano veloci, quasi planando. Noi con sospensioni, altezza da terra e molloni nella norma (anche se ben rinforzati) siamo stati molto in difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a timbrare entro il tempo consentito. Non ci sono riusciti i Salter padre e figlio (American la France, 14.500 di cilindrata) e Jim Valentine (AMX 5.700 cc); i loro bolidi potenti li abbiamo visti – mestissimi – sul camion-scopa.
Insomma, oggi zero penalità come quasi tutti gli altri. Ma la gomma alla base del meccanismo che sostiene il motore si è consumata tantissimo, ogni sobbalzo adesso è un sordo rumore che ci preoccupa tanto. C’è qualcuno sulla strada per Urumqi che ne ha da prestarcene uno?