Quando la 500 incontra l’anima di un borgo

Cinquecentisti alla scoperta di Casertavecchia
Cinquecentisti alla scoperta di Casertavecchia

di Daniela Rettore 
13 settembre 2025. C’è un filo sottile che unisce soci arrivati dal Molise, dal Lazio, dal Piemonte, dalla Puglia, persino dall’isola di Ischia e dalle altre aree della Campania: il desiderio di ritrovarsi, a bordo delle loro 500, in un luogo che sa di storia e magia. Quel filo ha condotto tutti nel cuore di Caserta, a Casertavecchia, dove il borgo medievale ha accolto il variegato gruppo con la sua atmosfera sospesa nel tempo. Guidati dalla voce sapiente di Caterina, una giovane guida, i vicoli hanno raccontato le loro storie: il Duomo imponente, con le pietre che conservano secoli di silenzi e preghiere; il Castello, che ancora veglia dall’alto come un custode antico. Tra archi, torri e cortili, il passo dei visitatori si è fatto più lento, quasi in ascolto di un’eco lontana. Man mano il cammino si è trasformato in un viaggio dei sensi grazie a un percorso di degustazioni itineranti: profumi, sapori, brindisi e sorrisi hanno intrecciato i racconti della tavola con quelli della memoria. A rendere ancora più speciale l’accoglienza, le welcome-bag donate a ogni equipaggio, scrigni di eccellenze casertane che hanno fatto risuonare il territorio con i suoi doni autentici.
Il Ristorante “Da Teresa” ha suggellato la serata con un tocco speciale, lo stesso che pochi giorni prima aveva conquistato anche Ligabue, in occasione del suo concerto a Caserta.
Così, tra bocconi e canti, l’evento ha trovato la sua essenza: non più un raduno, ma un incontro di anime che si riconoscono nella bellezza dei luoghi e nel piacere di condividere il viaggio. E mentre il borgo si spegneva sotto le stelle, è risuonato l’augurio silenzioso che appartiene all’essenza profonda del Fiat 500 Club Italia: custodire la memoria, creare legami, continuare a camminare insieme. Un arrivederci che non è mai un addio, ma la promessa di un nuovo incontro sulla stessa strada.